Il progetto prende forma da un gesto semplice: una capra che spinge, sale, resiste.
Da questa immagine abbiamo costruito un linguaggio visivo che traduce la lotta quotidiana per la libertà animale in segno tipografico e ritmo visivo.
Le lettere alte e strette diventano un grido che si eleva, un’affermazione di dignità e presenza.
La capra non è solo un’icona ma un agente di cambiamento, capace di interagire con la tipografia, muoverla, trasformarla.

La scelta del viola e del marrone nasce da una volontà precisa di identità.
Abbiamo volutamente evitato la palette “agricola” tradizionale fatta di verdi, beige e toni rassicuranti.
Capra Libera Tutti adotta il viola come segno visivo unico: spirituale, potente, non convenzionale.
Accanto a lui, il marrone radica il sistema alla terra: materico, reale, vivo.
Insieme non comunicano campagna, ma libertà, ribellione e cura.
La tipografia principale, Sans Plomb, è un elemento centrale della narrazione visiva.
Alta, stretta, decisa. È un grido che si eleva, un segno che non chiede permesso ma occupa spazio.
La scelta non è estetica ma strategica: serviva una tipografia che si imponesse, che avesse la stessa forza di un manifesto di protesta. Un font moderno capace di affermare identità e riconoscibilità, che non si dissolve nello sfondo ma lo attraversa.
